Il Cammino di Santa Giulia

 

storia e itinerario di un affascinante viaggio a piedi

 

 

Il Cammino di Santa Giulia è un itinerario storico, naturalistico e spirituale oltre che evocativo di un fatto storico, la traslazione del corpus sanctae Iuliae (corpo di Santa Giulia) avvenuta nel 762 d.C. per mano degli ultimi regnanti longobardi, Desiderio e Ansa. Questo è il primo avvenimento storicamente verificabile che racconta il martirio della Santa nativa di Cartagine e venduta durante la conquista della città.

Il testo agiografico cui si fa riferimento per ripercorrere questa storia risale con ogni probabilità al VII Secolo e narra del padrone Eusebio che, costeggiando Capo Corso durante un viaggio verso la Gallia, vide alcuni pagani compiere un sacrificio agli dei e sbarcò con tutti i marinai per partecipare al banchetto. Giulia, rifiutandosi di prenderne parte, venne prima torturata, poi crocefissa. Gli angeli, assistendo alla morte della Santa, la annunciarono ai monaci di Gorgona, che la portano nella loro isola, dove venne sepolta, in epoca non determinabile con precisione storica, il 22 maggio, giorno in cui ancora oggi viene festeggiata come patrona di Livorno. Desiderio e Ansa traslarono poi il corpus dalla Gorgona a Brescia, nel monastero femminile da poco fondato in cui era Badessa la loro primogenita figlia Anselperga.

 

Su queste testimonianze fonda le proprie basi il progetto legato al Cammino di Santa Giulia, un unicum con fondamenti storici ben più antichi di quelli di altri due celebri cammini, il Cammino di Santiago e la Via  Francigena. Il tragitto si snoda nel territorio italiano attraverso un percorso di 467 km da Livorno a Brescia ed è strutturato in 25 tappe giornaliere, coinvolgendo tre Regioni, Toscana, Emilia e Lombardia, 8 Province e 62 Amministrazioni Comunali, tra le quali quella della città di Formigine.

 



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